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Casa Scaligeri
Vicenza 
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Un’autofficina attiva negli anni Settanta si trasforma in una residenza d’artista.

Un gallerista d’arte decide di abitare durante i suoi soggiorni in Italia nell’officina di famiglia a Vicenza, innamorato fin da bambino delle ampie vetrate e del cortile con vista sulle montagne dove trascorreva i pomeriggi con il nonno meccanico.

Parallelamente si valuta una nuova costruzione in bio-architettura. Ne parliamo, vediamo gli spazi e accettiamo la sfida. Il recupero per noi è quasi sempre la strada da seguire specialmente davanti a scenari ad alto valore paesaggistico dove si è costruito molto e male e ci sono intere aree in abbandono. 

Un intervento complesso dove sia l’interno che l’esterno mutano, non tanto come forma ma come concezione: cambiando il punto di vista lo stesso spazio sporco e buio si rivela una perla preziosa, spazi di risulta si trasformano in suggestivi passaggi. La zona di lavoro meccanico diventa il living, la sala di verniciatura è perfetta per il tavolo da pranzo. Gli spazi accessori sul soppalco, piccoli per un’autofficina, diventano ampie camere da letto per una famiglia numerosa.

Materiali naturali e nuove tecnologie sono gli strumenti per adattare il costruito alle nuove esigenze. Lavoriamo molto sugli impianti, solare e fotovoltaico sono favoriti dall’ampia copertura, e sul recupero delle acque piovane per la manutenzione del giardino in parte pensile.

Il verde, che era stato estromesso dall’area di lavoro, si riprende il suo spazio e dialoga con l’interno. Il bisnonno aveva salvato due alberi per creare ombra, un ficus e un tiglio, naturalmente continuiamo a salvaguardarli e li valorizziamo all’interno di una pavimentazione geometrica in pietra locale, pietra di Vicenza grigio Alpi.

Il risultato è un giardino a bassissima esigenza idrica che sopporta lunghi periodi in cui la casa non è abitata ed offre per ogni periodo dell’anno fioriture scenografiche e colorate grazie ad erbacee perenni e bulbose accuratamente selezionate ed accostate.

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2019
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