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Vado a scuola - Nuovo polo scolastico-educativo a Vado Ligure
Vado Ligure (SV)
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Partecipazione con COFFICE di Francesco Colarossi, Luisa Saracino, Giovanna Saracino e Rosamaria Faralli.

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Criteri e impostazione generale della proposta - Il progetto urbano: la “ricucitura” Ed è proprio con questo spirito che si delinea l'intervento promosso dall'amministrazione di Vado Ligure: è innegabile infatti che il luogo deputato ad accogliere il nuovo polo educativo rientri all'interno della dicitura di spazio residuale (o terrain vague, spazi in-between, waste land ecc.); delimitato ad est dal cavalcavia della superstrada e a nord dal confine comunale, il lotto si configura come un triangolo verde a diretto contatto con un piccolo quartiere residenziale scollegato dalla città. Vera e propria "enclave" urbana, il primo impulso progettuale consiste nel creare un passaggio alternativo alla viabilità carrabile che avvicini il polo educativo ed il quartiere limitrofo al porto, alla costa e al centro cittadino. La Strada a Scorrimento Corso Svizzera che si sviluppa lungo la direzione nord est-sud ovest, parallela alla linea ferroviaria e alla via Aurelia, rappresenta una barriera fisica all' attraversamento della città, che ricomincia sul lungomare. Il nuovo plesso scolastico è visto anche come l’occasione per la città di ristabilire un contatto con il suo mare, e, date le dimensioni dell’area, può diventare il luogo di una significativa “ricucitura” del tessuto urbano. Per questo si propone, al di fuori dell'area di progetto, un percorso pedonale che partendo dalla via Aurelia, in prossimità della costa, supera la ferrovia tramite il sottopasso di via Galileo Ferraris, gira verso nord su via Tecnomasio e quindi piega verso est passando lungo il perimetro di due differenti aree di PRG destinate una a sviluppo residenziale e l'altra a sviluppo industriale fino ad attraversare il cavalcavia di Corso Svizzera e tagliare trasversalmente il lotto d'intervento ricongiungendosi al quartiere residenziale su via G.Ferraris. Al centro dell'area di progetto, da est a ovest, viene tracciata una piazza "passante": un luogo pubblico in continuità con l'asse del percorso pedonale proposto, attraverso il quale si accede a tutte le funzioni del polo educativo: le palestre, l'auditorium, la scuola di musica e la biblioteca. L'intenzione è quella di creare un luogo di incontro sociale, una nuova agorà en plein aire che viva sia di giorno durante gli orari scolastici che di sera in occasione di eventi culturali, sportivi ed educativi. Al di sopra, come un ponte che attraversa la piazza, si imposta da nord a sud l'edificio che accoglie tutte le funzioni scolastiche (primaria e secondaria) e la ludoteca. Attraverso la sovrapposizione di due elementi formalmente separati si creano due mondi paralleli: il primo è uno spazio pubblico, con funzione di piazza di attraversamento e di connessione, l'altro è uno spazio privato, protetto secondo le esigenze di sicurezza e identità della scuola primaria e secondaria ma in stretto rapporto fisico con il primo (ad esempio tutto il playground delle scuole ed i terrazzamenti verdi che le circondano si adagiano sui solai di copertura delle palestre, dell'auditorium e della scuola di musica.) La ristrutturazione urbana passa perciò attraverso la trasformazione di un luogo strategico per la sua posizione, che ha le potenzialità di un autentico polo culturale per il territorio inter-comunale circostante. La filosofia di progetto seguita prova a ri-considerare la centralità di luoghi considerati marginali dalle politiche economiche e di sviluppo della città dettate dalle regole del mercato, ribaltando una visione del mondo secondo la quale la cultura è considerata come un bene di lusso o un evento eccezionale o accessorio nella vita delle persone, e non invece avente funzione sociale ed aggregativa.

Il progetto architettonico si articola in planimetria su cinque livelli funzionali che distribuiscono le attività proprie della struttura scolastica e quelle destinate alla collettività, in modo da evitare che si verifichino interferenze o sovrapposizioni e da rendere tutti gli spazi accessibili nei rispettivi orari d’uso, nel rispetto delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza.

Livello -6.50 (si assume la quota stradale di via G.Ferraris come lo 0.00 progettuale) Al livello del piano interrato sono collocate le due palestre, con rispettivi servizi igienici, per abili e diversamente abili, spogliatoi, locali tecnici e deposito. Una delle due palestre è di livello agonistico, caratterizzata quindi da una distanza tra il bordo del campo e il muro perimetrale, sistema di gradonate fisse e dotata di un’altezza minima libera di m 6,00. Entrambe le strutture sportive sono dotate di uscite di sicurezza e rampa disabili di collegamento tra il livello -6.50 e il livello 0.00, d’immissione in luogo sicuro. Dal punto di vista strutturale le palestre si distinguono rispetto al resto dell’edificio per la copertura in travi reticolari d’acciaio e solaio alveolare alleggerito, dettata dalla necessità di avere una altezza libera sotto le travi, poggiante su setti perimetrali portanti. Al primo interrato è collocato anche un parcheggio per circa 70 posti auto di cui 6 per disabili. Nel muro perimetrale del parcheggio s’innesta il gruppo scala-ascensore che collega i cinque livelli tra di loro e costituisce un importante elemento architettonico di connessione verticale. L’area di parcheggio è caratterizzata da una struttura a pilastri con maglia quadrata 8mx8m, nella quale s’inserisce anche la struttura della scala principale. Le scale d’emergenza invece sono compartimentate e costituite da setti in c.a. autoportanti. L’accesso e l’uscita dal parcheggio avvengono tramite un’unica rampa di collegamento alla strada carrabile più vicina posta a quota -2.42 m.

Livello -3.00 Il livello semi-interrato è concepito secondo una sequenza di spazi con funzione distributiva, che sono la spina centrale del complesso layout funzionale. Dal punto di vista architettonico questa situazione configura una sorta di piazza/canale proveniente dal mare, luogo-simbolo dell’intero progetto, denso di funzioni e al tempo stesso fortemente evocativo di un “luogo altrove”. È questo il livello di progetto connotato da una forte impronta di spazio pubblico. Su di esso infatti si aprono a destra il grosso volume della biblioteca e l’auditorium; a sinistra la scuola di musica con sala registrazioni, aula teoria, sala prove e relativi spazi distributivi e di servizio. Questo gruppo di funzioni è concepito come un blocco permeabile e attraversabile, che stabilisce una forte relazione col contesto esistente, in particolare con i dislivelli che caratterizzano l’area. Il volume della biblioteca s’innesta al di sotto della strada sopraelevata esistente, offrendo la possibilità di riuso di uno spazio residuo altrimenti inutilizzato. La piazza infine termina in una rampa pedonale che completa l’attraversamento dell’area d’intervento e smonta al livello della strada soprastante.

Alla quota 0.00 si sviluppano gli spazi dedicati alla scuola. Al livello stradale, in prossimità dell'ingresso principale, viene ricavata la fermata dell'autobus/navetta e 4 stalli a raso per la sosta di auto con permesso disabili; alla quota 0.00 il playground anteriore funge da cortile di accesso alla scuola. L’ingresso all'edificio avviene tramite un ampio atrio, attraversato in verticale dalla scala principale, che distribuisce gli alunni della scuola elementare e media alle rispettive aule. Tutte le aule del piano terra sono dedicate alle classi più giovani della scuola primaria e sono fornite di bagni ad uso esclusivo con accesso diretto. Tutte le aule della scuola sono dotate di pareti perimetrali apribili, in modo da chiudere e delimitare gli spazi dell’apprendimento negli orari di lezione e offrire la possibilità di uno spazio continuo ed unico, negli intervalli tra le lezioni o in caso di assemblee o riunioni. Questi elementi spaziali sono fondamentali per un’impostazione moderna e flessibile degli spazi dedicati all’insegnamento e all’apprendimento. Ciascuna delle aule è dimensionata per 25 alunni ed è dotata su uno dei lati lunghi di una parete completamente vetrata che affaccia sul playground esterno, schermata da una struttura in legno a lamelle orientabili, per poter regolare l’intensità della luce all’interno. Al piano 0.00 sono state predisposte le aule per gli alunni di prima e seconda elementare, divisi in 3 sezioni, per un totale di 150 alunni. Tutte le aule sono orientate esclusivamente verso est e verso ovest, al fine di ottenere la corretta illuminazione diurna ed evitare l'eccessivo raffreddamento o riscaldamento delle superfici esposte rispettivamente a nord o a sud. Lungo l'asse nord sud, al centro dell'edificio, si trovano tutti gli spazi distributivi (orizzontali e verticali); si tratta di spazi polivalenti che attraverso l'uso di sedute e piani di appoggio fungono al contempo da connessione e da luoghi d'incontro. Il blocco funzionale cucina/mensa a servizio della scuola è collocato a sud dell’atrio d’ingresso, ed è posizionato in funzione dell’accessibilità ai mezzi di soccorso e della zona carico/scarico. La configurazione dello spazio mensa è improntato al criterio di massima flessibilità in senso spaziale, l’arredo è infatti composto da tavoli e sedie impilabili e accatastabili dopo il loro uso in modo da lasciare lo spazio a disposizione di eventuali riunioni o assemblee,in tal modo l’unità atrio/mensa si configura come una vera e propria agorà, anch’essa caratterizzata da un forte valore pubblico. La mensa inoltre prosegue appena fuori dell’edificio, prolungandosi in una terrazza alla quale si accede tramite un’apertura della parete vetrata, offrendo agli alunni la possibilità di pranzare all’aperto nelle belle giornate. Il progetto di questa porzione di edificio è caratterizzato da una forte connotazione sensoriale, la scelta della trasparenza e della leggerezza dei materiali dell’involucro è finalizzato alla stimolazione visiva, olfattiva e uditiva, partendo dalla considerazione che la convivialità è un momento fondamentale dell’offerta formativa e che la qualità delle pause è importante quanto il lavoro. Lo spazio esterno (il playground) è costituito dal tetto giardino che copre le due palestre ed è modellato secondo le caratteristiche di uno spazio per il gioco aperto e libero, attrezzato con sedute che seguono il disegno del terreno.

Livello +3.00 La pianta a quota + 3.00 corrisponde al I piano fuori terra dell’edificio scolastico, ed è impostata come il piano terra secondo un ampio sistema distributivo centrale che dà accesso alle aule ed al laboratorio di tecnica. Il piano è stato predisposto per accogliere gli alunni di terza, quarta e quinta elemntare, divisi in 3 sezioni, per un totale di 225 alunni. Questo piano è inoltre dotato di due ampie terrazze con affaccio sul playground sottostante e di una ludoteca, che fuori dell’orario scolastico può essere utilizzata dalla comunità. L’accessibilità di questo livello dall’esterno è garantito dalla scala principale e dall’ascensore che partono dall’interrato. I locali igienici sono collocati sia a servizio delle aule scolastiche sia a servizio della ludoteca. L’involucro esterno è costituito come a piano terra da una doppia pelle formata da una parete vetrata interna e uno schermo di lamelle di legno orientabili esterno. Questa soluzione tecnologica ha un effetto diretto sulla modulazione interna della luce.

Livello +6.00 La pianta a quota +6.00 costituisce il II piano fuori terra della struttura scolastica ed ospita le 9 aule della scuola media divise in tre sezioni, per un totale di 225 alunni, i laboratori di musica ,scienze ed informatica con i rispettivi locali igienici e gli uffici scolastici, cioè presidenza, segreteria insieme agli spazi d’accoglienza aula ricevimenti e aula professori. Un ampio corridoio centrale dove smonta la scala principale con l’ascensore distribuisce gli allievi alle aule posizionate a destra e sinistra. Il corridoio è concepito non solo come luogo di passaggio ma anche spazio di sosta, attrezzato al centro con lunghe sedute. Le aule dimensionate per contenere classi da venticinque alunni ciascuna, sono delimitate sul lato interno da pareti removibili, in caso di assemblee, e sul lato esterno che affaccia sul playground di parete vetrata schermata con un sistema di brise-soleil orientabile. Questo piano ospita inoltre tre grandi terrazze che mettono in contatto lo spazio interno con l’orizzonte e il paesaggio, e funzionano da veri e propri spazi di decompressione. Anche per questo livello è garantito l’accesso alle scale di emergenza compartimentate opportunamente posizionate in due punti della struttura.

Livello +9.00 – Coperture Il livello delle coperture ospita un sistema di pannelli fotovoltaici, in corrispondenza delle aule sottostanti, e una fascia interna, corrispondente al corridoio dei livelli inferiori, caratterizzata da un sistema tetto-giardino, che limita il fenomeno del surriscaldamento dei vani sottostanti a causa dell’esposizione al sole diretto. A questo livello smontano le due scale di servizio per garantire il corretto svolgimento delle periodiche operazioni di manutenzione della copertura e degli impianti.

Le tecniche e i materiali utilizzati nell’elaborare la proposta progettuale tengono conto sia del rapporto dell’edificio con il contesto in cui è inserito sia del rapporto con le funzioni che esso ospita. Le scelte architettoniche, strutturali e tecnologiche sono innanzi tutto volte ad assicurare una perfetta rispondenza alle esigenze che il tipo di attività previste richiedono e in secondo luogo sono il risultato di una profonda riflessione e di un attento studio del contesto urbano che ospiterà il nuovo plesso scolastico. Una complessa mappa di vincoli ambientali, urbanistici e sociali ha condotto al tipo di organizzazione spaziale proposta e ha influenzato ed orientato la scelta dei materiali che “costruiscono” la proposta. A partire dalla scelta ritenuta più opportuna per la disposizione e l’orientamento delle aule, collocate lungo l’asse elio termico est-ovest, evitando in tal modo l’esposizione alla luce diretta e brusche alterazioni del microclima interno. La parete dell’aula a contatto con l’esterno è completamente vetrata per comunicare un senso di apertura dello spazio d’apprendimento nei confronti del mondo esterno e opportunamente schermata con un sistema di brise-soleil orientabile per garantire un adeguato comfort visivo e termico all’interno. Le aule inoltre sono riscaldate nel periodo invernale tramite un sistema a pavimenti radianti, alimentato da un impianto ad energia geotermica, il cui vantaggio è una diffusione omogenea del calore e un controllo più efficace del microclima interno. Completa la serie di scelte eco-compatibili il materiale adottato per le tamponature dei muri esterni, che consiste in uno strato di blocchi in legno-cemento tipo “isotex” o similari e contribuisce ad un miglioramento delle prestazioni del sistema involucro aumentando la capacità isolante nel periodo estivo-invernale. L’area esterna all’edificio è considerata parte integrante e importante del complesso scolastico nonché del progetto educativo che sta alla base. È stato pertanto pensato come un unico continuo parterre verde, a sezione variabile in funzione dei dislivelli presenti nell’area, raccordati mediante un sistema di scale e rampe all’8% di pendenza che rispettano e valorizzano la morfologia del terreno. La scelta di conservare e valorizzare i dislivelli ritorna utile anche per la gestione del tema della raccolta delle acque piovane, che vengono in tal modo opportunamente canalizzate attraverso il parterre drenante e convogliate in una cisterna di raccolta, che le re immetterà nel ciclo destinandole in parte all’irrigazione in parte all’alimentazione degli scarichi. Il parterre verde inoltre è arricchito da un sistema di lucernari che consentono un’illuminazione di tipo naturale degli ambienti ipogei sottostanti, in particolare le due palestre e l’auditorium. Il sistema del tetto giardino di cui sono provvisti tutti gli edifici prevede inoltre la semina di erba e la piantumazione di cespugli e piante che attivino il ciclo di assorbimento delle polveri sottili prodotte dalla vicina centrale e delle immissioni nell’aria di CO2 prodotte dal traffico urbano.

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2014
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